Neith e Ngozi: “Non è certo facile condurre questo carro”.
Issa e Gaiji: “Anche andare a cavallo non è semplice”.
Khalfani: “Ora fermiamoci, accampiamoci e studiamo una strategia. Ho copiato molti dei disegni che erano nelle caverne di nonna Salama. Con queste mappe dovremmo avere un bel vantaggio. Domani ripartiamo”.
Anippe e Edjo: “Venite è pronta la cena”.
Gaiji: “Dobbiamo fare dei turni di guardia per la notte”.
Tutti in coro: “Sì, hai ragione!”
[La mattina dopo, il loro carro era stato circondato da centinaia di uomini armati].
Gahiji: “Prendiamo le armi!”
Khalfani: “No, amico. Affidiamoci agli dei. Ci aiuteranno loro a proseguire il cammino. Attenti. Questo papiro è quello che ci ha consegnato nonna Salama: sopra c’è una formula magica che adesso reciterò”.
[Tutto a un tratto, i ragazzi si ritrovano coperti da luminose armature].
Visir: “Soldati, attaccate!”
[Ma nessun colpo va a segno e il piccolo esercito viene messo in rotta].
Anippe e gli altri: “Khalfani: sei proprio forte! Ci hai salvati”.
Khalfani: “Non è merito mio, ma degli dei che ci proteggono. Ora però non abbassate la guardia. La battaglia per salvare l’Egitto è solo all’inizio”.
