Anippe e Gahiji: “Adesso andremo ad incontrare il Faraone. Ma non vi preoccupate: è un uomo di buon cuore e vi ascolterà di sicuro”.
Anippe [mentre vanno a palazzo]: “Vedi Issa, Gahiji è un bravo ragazzo: forte e soprattutto generoso. Magari ogni tanto non è molto perspicace, ma ti assicuro: ha un animo gentile. L’ho scelto per questo come mia guardia personale”.
Issa: “Sì, è davvero un bravo ragazzo”.
Anippe: “Eccoci arrivati. Vi presento la mia famiglia: mio padre Ramsis, il Faraone; Keket, la mia matrigna e la mia sorellastra Edjo”.
Keket: “Anippe, dove sei stata ieri: io e tuo padre eravamo davvero preoccupati!”
Ramsis: “E questi ragazzi, chi sono?”
Anippe: “Sono i miei nuovi amici: Issa e suo fratello Khalfani”.
Ramsis: “Anippe mi dice che mi dovreste raccontare una storia interessante! Su, ditemi pure: vi ascolto”.
Issa: “Maestà, come le avrà certamente raccontato sua figlia gli egiziani sono tristi: i loro occhi sono senza speranza alcuna. Con la mia famiglia siamo venuti a Tebe per cercare fortuna, certamente, ma anche per aiutare il nostro popolo”.
Anippe: “Vedi padre, un tempo il regno era felice e sereno, c’erano corsi d’acqu…”
Ramsis: “Hai parlato con tua nonna, vero? Quella vecchia: è proprio pazza! Certo, ti vuole bene ma non devi ascoltarla”.
Keket: “E questi poveri ragazzi, anche loro traviati dalle parole di tua madre… Mi spiace davvero per voi, ma Salama è capace di raccontare solo storie fantasiose”.
Le guardie presenti in sala: “Ahahah! Senti un po’ che storie s’inventano. Poveretti. E soprattutto non hanno nemmeno un minimo di timore per il Faraone … Ahahah!”
Keket: “Edjo, ascolta: segui Anippe e gli altri. Non perderli di vista e informami di ogni loro discorso. Anche quello che ti sembra meno importante. Capito?”
Edjo: “Sì, madre. Non ti preoccupare. Ci so fare!”
