Anippe [rivolgendosi a Issa]: “Scusa, tu sei nuova? Non ti ho mai vista in giro. Da dove vieni?”.
Issa [un po’ in imbarazzo]: “Ciao. Mi chiamo Issa e lì c’è mio fratello Khalfani. Veniamo da un villaggio molto distante e vorremmo conoscere la capitale e la sua storia. Dalle mie parti ne parlano tutti, ma nessuno c’è mai stato. Tranne noi…”.
Anippe [dando uno sguardo torvo a Gahiji]: “Beh! È davvero una sorpresa. Qui da queste parti non accade mai nulla… da tempo. Voi siete proprio una bella sorpresa”.
Issa: “Davvero? È forse per questo che la gente è triste? Perché tutti si allontanano appena ci avviciniamo? E poi fuggono via a gambe levate non appena nominiamo il fiume Nilo!”
Anippe: “Nilo? Sei certa di quello che dici? Qui non è mai esistito nulla con quel nome”.
Issa [piuttosto arrabbiata]: “Ma insomma: non possono essere tutte frottole! Il fiume esiste e il tuo nome lo prova: Anippe vuol dire figlia del Nilo. Come lo spieghi?”.
Anippe [piuttosto imbarazzata e a tratti commossa]: “Me lo ha dato mia madre insieme alla nonna paterna, nonna Salama. Mia madre invece … non c’è più”.
Issa [verso Anippe]: “Scusami, non volevo”-
Khalfani [avvicinandosi a Issa e sussurrandole all’orecchio]: “Issa, la tua amica sta piangendo”.
Issa [verso Anippe]: “Perché non mi porti a fare un giro per le strade di Tebe? Mio fratello ha trovato compagnia. Lasciamolo lì e noi ragazze andiamo a divertirci”.
Anippe: “D’accordo”.
[Le due seguite a ruota da Gahiji si incamminano per le strade di Tebe e passare così una giornata allegra e spensierata].
Anippe: “Issa, sono stata proprio felice come non accadeva da tanto. Ci vediamo domani?”
Issa: “Certo!”
