Issa [con fare preoccupato]: “Khalfani: secondo me non abbiamo l’abbigliamento adatto per questo palazzo! La nonna di Anippe dev’essere una persona importante”.
Khalfani [mal celando la stessa sensazione]: “Anche secondo me. Abbiamo gli stessi abiti di tre giorni fa quando siamo arrivati a Tebe”.
Anippe: “Non vi preoccupate. Nonna Salama non fa caso all’abbigliamento, ma agli sguardi sinceri. Ma è giusto che sappiate una cosa … o forse due … Nonna Salama è la madre del Faraone: mio padre è il sovrano…”
Issa e Khalfani [in coro]: “E ce lo dici così?”
Gahiji: “Per favore, Anippe non dire altro. Siamo già nei guai a sufficienza”.
Khalfani: “Amico Gahiji, perché zittisci e rimproveri sempre Anippe?”
Anippe: “Dai, Gahiji, diglielo…”
Gahiji: “Sono la guardia del corpo personale della figlia del sovrano. È una discola: non mi ascolta e si caccia sempre nei guai”.
Anippe: “Senti questo”. [E rifilando un calcio ben assestato allo stinco di Gahiji gli diede una sonora risposta].
