19 – PREPARATIVI PER IL VIAGGIO


 

La velocità degli eventi travolse il gruppetto. I ragazzi sentirono un gran trambusto. Alle porte del palazzo era già arrivato il Visir con le guardie per prendere la nonna e internarla. Anippe e gli altri volevano che la nonna li seguisse ma ella li cacciò via dicendo che loro erano l’unica speranza per il popolo. Mentre uscivano dal retro del giardino e si portavano verso la periferia della capitale, nonna Salama si consegnava alle guardie con molta calma facendo guadagnare tempo ai ragazzi per fuggire. Infatti, contemporaneamente usciva un ordine nel quale tutti i ragazzi del gruppo, comprese Anippe e Edjo, erano considerati un pericolo per il Regno d’Egitto e per tanto erano da considerarsi nemici e se acciuffati condannati a marcire nelle prigioni reali. A chi forniva notizie utili o li uccideva veniva anche promessa una ricompensa. Il gruppo si divise solo per poco, giusto per recuperare il necessario per la partenza. I due fratelli andarono a casa e non riuscirono a spiegare tutto ai genitori, ma chiesero la benedizione e che si fidassero di loro. Presero alcuni vestiti e un po’ di viveri. Gahiji riuscì a recuperare, tramite alcune amicizie nella guardia reale, alcune spade, archi e dei coltelli. Anippe ed Edjo, per la prima volta, erano completamente in simbiosi e invece di pensare a vestiti e altro andarono presso la stalla dove c’erano tutti i cavalli del Faraone: presero i due cavalli che solitamente utilizzavano per le loro uscite. Mentre Neith e Ngozi andarono a tirare fuori il carro con i 4 buoi che nonna Salama aveva affidato loro ancora all’inizio dell’addestramento. Si ritrovarono nel solco che una volta era l’alveo del Nilo e cominciarono il loro viaggio alla ricerca della sorgente. Tutti i consigli della nonna e i pomeriggi passati con Gahiji a rinforzare muscoli e strategie chissà se sarebbero stati utili per un’impresa così grande e pericolosa.