8 – LA GROTTA DELLA MEMORIA


 

Uscita la servitù nonna Salama controllò che non ci fosse nessuno in zona e accompagnò i ragazzi in un angolo mai usato del palazzo, dove c’era una stanza adibita a magazzino. La casa della nonna era costruita poco lontano dalla reggia del Faraone. L’anziana chiesa a Gahaiji di spostare alcune anfore e tappeti. Comparve così una porticina ben nascosta all’interno del muro. La aprirono con fatica: oltre il pertugio c’era un tunnel buio. Presero con loro due torce e cominciarono a percorrerlo lentamente, vista la presenza della nonna. Ad un certo punto si aprì una grande grotta. La cosa più stupefacente era che la grotta era tutta affrescata con disegni e geroglifici. Salama cominciò a spiegare che nessuno era riuscito ancora a cancellare la memoria di una storia millenaria e potente come quella del popolo egizio. Mentre la nonna spiegava, gli sguardi e i cuori dei ragazzi cominciarono ad animarsi sempre più. L’anziana li faceva entrare in un mondo che Anippe non aveva mai conosciuto e che Issa aveva solo sentito parlare nei racconti che suo padre e suo madre le avevano fatto, specialmente per convincerla a lasciare casa e amici e imbarcarsi nell’avventura di andare verso la capitale.