4 – CHI PUO’ AIUTARCI?


 

L’incontro con Issa fece scaldare il cuore di Anippe. Ultimamente non si capacitava del perché la gente fosse così povera, ma soprattutto della tristezza che trapelava nel volto di tutti: non si vedeva nessuna traccia di speranza. Mentre stava per addormentarsi, nella sua camera, le venne in mente che forse c’era qualcuno che li poteva aiutare a capire perché si era arrivati a quella situazione. La mattina successiva era talmente di fretta per andare nella piazza che quasi si dimenticava di avvisare Gahaiji il quale era già all’esterno del palazzo reale ad aspettarla. Anippe spiegò quello che aveva pensato e si accorse come Gahaiji non era per nulla entusiasta di quella proposta. Gahaiji pensava che la signorina avesse già numerosi problemi con la sua famiglia perché non rispettava l’etichetta: se poi andava addirittura a trovare sua nonna che tutti considerano fuori di testa , e un po’ sicuramente lo era, che le avrebbero detto? Inoltre invitava anche degli estranei, cosa poteva pensare la sua famiglia? Tuttavia, Anippe non volle sentire ragioni. Arrivati in piazza convinse con entusiasmo Issa e Khalfani ad andare dalla nonna il cui nome era Salama, e cioè Pace. Percorrendo la strada verso l’abitazione della nonna, Anippe spiegava con foga ai due fratelli di quanto fosse fantastica sua nonna. Oltre ad avere un cuore d’oro, e su questo punto si vide nel viso il disappunto di Gahaiji, lei era l’unica che parlasse sempre di qualcosa che nessuno si ricordava. Nei suoi racconti, nonna Salama narrava di splendore, di felicità, di pace. Tutte caratteristiche del popolo egizio. Accadde che ad un certo punto nessuno ringraziò gli dei per il dono del fiume e così gli dei delle tenebre prosciugarono il corso d’acqua e oscurarono le menti di tutta la popolazione. La nonna era convinta che ci fosse lo zampino del dio delle tenebre, ma allo stesso tempo non capiva come mai solo lei avesse ancora un po’ di memoria storica.