Issa si accorse che la sua voglia di capire metteva a disagio le persone. Ferma in un angolo un po’ desolata venne fermata da una nella ragazza di nome Anippe: era vestita molto bene e con ella era assai piacevole conversare. Con Anippe c’era sempre a tiro di sguardo l’amico Gahaiji, ragazzo molto forte ma anche piuttosto sempliciotto. Dopo aver parlato del più e del meno, scoprirono di essere coetanee e poi, con il suo solito poco tatto, Issa cominciò ad assalirla di mille domande: dalla situazione di tutta la gente triste alla questione che non ci fosse il fiume, anzi che nessuno ne aveva mai sentito l’esistenza! Anippe confermò che tutti non avevano memoria di un fiume. Per loro il Nilo non è mai esistito. Issa si arrabbiò molto perché dalle sue parti è sempre stato considerato il simbolo del potere dell’Egitto. Non era possibile che fossero tutte fandonie quelle che da sempre ha sentito. Inoltre il nome Anippe vuol dire figlia del Nilo: come lo spiegava questo? Anippe spiegò che il nome le fu dato da sua madre in collaborazione con la nonna, la madre di suo padre. Mentre Anippe raccontava, Issa e il fratello si accorsero di una piccola lacrima che scorreva lungo il viso della ragazza quando parlava di sua madre e per questo cambiò subito discorso chiedendole come ci si divertiva nella capitale. Confortata, Anippe fece fare un tour semi turistico alla nuova amica, sempre seguita come un’ombra da Gahaiji. Khalfani invece aveva trovato altri compagni con cui passare il tempo. Al termine della giornata si salutarono dandosi appuntamento per il giorno dopo. Quella prima giornata nella capitale era volata via.
